Gli italiani spendono 38 miliardi di euro in cure mediche, il 90% di tasca propria
Non riuscire a far fronte all’impatto economico di una malattia grave: è questa una delle paure principali delle famiglie italiane; un timore che negli ultimi anni è andato aumentando per effetto prima della pandemia da coronavirus e oggi per la crisi economica che si intravede all’orizzonte.
Oltre alla malattia preoccupa l’infortunio: secondo i dati dell’Inail, tra gennaio e agosto 2022 sono stati denunciati un totale di 484.561 infortuni.
Del resto, ammalarsi ha un costo, che si quantifica non solo nelle spese per accedere a farmaci e cure, anche in quelle per compensare la riduzione o l’ assenza del reddito durante i periodi di malattia, che può mettere a dura prova un nucleo familiare. Parallelamente, cresce la spesa sanitaria a carico delle famiglie (o almeno, di quelle che possono permetterselo).
Secondo gli ultimi dati Ania (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici) ammonta a circa 38 miliardi di euro l’anno la spesa pagata dagli italiani per far fronte a cure e spese mediche. Di questi costi, solo l’8% è sostenuto dalle assicurazioni, e solo il 2% da fondi e casse sanitarie. Il restante 90% è pagato dalle persone «di tasca propria».
Le cinque «voci di spesa» per le prestazioni sanitarie più richieste sono: prodotti farmaceutici, servizi medici generali e specialistici, prestazioni dal dentista, esami del sangue ed esami radiografici, attrezzature e apparecchi terapeutici.
Sebbene in Italia le spese mediche siano «gratuite» per legge, questo non è proprio sempre vero: basti pensare ai costi per curare i denti ad esempio, oppure a quelli per una visita con un fisioterapista, oculista, cardiologo, ecc. Aggiungiamo a questo quadro il ticket e i lunghi (spesso lunghissimi) tempi di attesa. Nonostante i servizi erogati dal Sistema Sanitario Nazionale, infatti, molti italiani preferiscono affidarsi a strutture private; naturalmente, il costo è superiore rispetto al servizio pubblico, benché in media i tempi di attesa siano più brevi. Ecco perché la sottoscrizione di un’assicurazione sanitaria può rappresentare una scelta valida e lungimirante. Ma come orientarsi e quale tipologia di assicurazione sanitaria scegliere?
I vantaggi di una polizza salute (per la salute sì, ma anche per il portafoglio)
A seconda dell’età, della professione, dello stile di vita e delle coperture desiderate esistono diverse tipologie di assicurazione sanitaria; in qualità di consulenti supportiamo ogni persona e nucleo famigliare a fare la scelta migliore: il nostro ruolo è quello di fornire soluzioni semplici e accessibili che possono rispondere al bisogno di tutelare la salute ed il tenore di vita delle famiglie.
Innovativa, semplice e completamente personalizzabile, Allianz ULTRA Salute è la nostra migliore soluzione per gestire un infortunio o una malattia e le loro conseguenze. Include la copertura per: spese mediche, diaria da ricovero, invalidità permanente da infortunio e invalidità permanente da malattia.
Per ogni ambito di rischio permette di scegliere tra quattro livelli di protezione crescente; la polizza è costruita per non riservare brutte sorprese nel momento della verità e per essere chiara e semplice quando la si stipula.
Assicurazione salute: a chi è consigliata?
L’assicurazione sanitaria è consigliata a tutti, anche ai giovani e a chi gode di perfetta salute. Malattia o infortunio non si possono prevedere, ma potrebbero portare all’incapacità di svolgere l’attività lavorativa in modo permanente, con ripercussioni economiche sulla famiglia; oppure a non essere più autosufficienti, cioè incapaci di badare a sé stessi.
Il rischio aumenta con la vecchiaia ma può capitare in qualunque momento. Ecco perché è importante occuparsi fin da subito di proteggere ciò che più conta, il nostro benessere e quello delle persone che ci stanno accanto.
Tutela per malattie oncologiche
Una diagnosi di cancro «costa» tanto in termini di ansia e sofferenze fisiche ed emotive, ma i malati e le loro famiglie affrontano anche costi materiali, per visite, terapie, assistenza, spostamenti, il tutto per circa 5 miliardi di euro l’anno (dati Osservatorio Favo).
Le patologie oncologiche sono quelle che spaventano maggiormente gli italiani e proprio per questo Allianz propone Protezione Oncologica che tutela l’assicurato e i suoi familiari con un sostegno economico in caso di diagnosi di un tumore maligno.
Protezione in caso di infortunio
In Italia le denunce per infortunio dal 2016 al 2020 pervenute all’INAIL sono circa 630.000 in media all’anno; il 15% riguarda infortuni in itinere e l’85% infortuni sui luoghi di lavoro.
Le garanzie di un’assicurazione infortuni hanno lo scopo di aiutare le persone a sostenere economicamente le spese derivanti da un infortunio, compresi il rischio di morte o l’invalidità permanente.
Si pensi poi ai liberi professionisti, gli autonomi o agli artigiani che, anche solo in conseguenza di incidenti non gravi, potrebbero essere inabili a lavorare per giorni, se non addirittura per mesi, senza nessun tipo di invalidità e copertura dei giorni lavorativi.
Non bisogna pensare però all’infortunio solo come alla gamba rotta che costringe a un mese di stampelle: su un milione di incidenti di diversa natura e gravità, circa 600 mila portano a esiti di invalidità superiore a tre giorni, oltre 27 mila determinano una invalidità permanente nella vittima, e più di 1.200 ne causano la morte.
Ecco perché una polizza infortuni può fare la differenza tra una vita felice e una infelice.
Il sostegno economico può essere sotto forma di diaria (una somma giornaliera in caso di ricovero ospedaliero), oppure come indennizzo (somma liquidata in base al tipo di infortunio e alla conseguenza che ha causato), o ancora come rimborso delle spese sostenute per medicinali o accertamenti medici effettuati.
Ognuno può scegliere se tutelarsi per il solo tempo libero o per l’attività professionale, oppure h24. Può scegliere se proteggere se stesso o tutta la tua famiglia, oppure i dipendenti in caso abbia un’attività professionale. Per ciascuna di queste esigenze c’è una tutela specifica che possiamo considerare.